I NPL e la vera economia

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Il tema NPL rimane di forte attualità sui media. Ogni giorno i maggiori quotidiani e tg nazionali trattano il tema, direttamente e indirettamente. Di questi giorni la novità della creazione del Fondo Atlante e la pubblicazione dei più recenti dati inerenti la quantità e la tipologia dei crediti in sofferenza.

A volte, forse totalmente controcorrente rispetto agli attori di questo mercato, ci sembra che non si stia centrando il problema e che si stiano adottando soluzioni palliative, o certamente non radicali.

Alcune riflessioni:

– fa specie che nessuno (!) ponga l’accento sul fatto che una grande massa di crediti insoluti è figlia essenzialmente di un’economia decrescente o peggio insostenibile, e che non si intravede alcun segno tangibile all’orizzonte di un deciso miglioramento di questa economia e dei grossi problemi della nostra generazione (disoccupazione giovanile, insostenibilità dell’impianto pensionistico per citarne due). Questo significa con grande probabilità che una volta sistemati questi crediti deteriorati in un medio lasso di tempo, ce ne troveremo davanti almeno altrettanti da sistemare. Punto e a capo, in breve.

– il >70% delle sofferenze italiane fanno riferimento al 3% dei soggetti coinvolti; il >80% delle sofferenze italiane fa riferimento a crediti erogati ad aziende. Se il problema NPL è un problema di quantità, perché non partire da qui? Allo stato sono in atto interventi generalisti (ovvero sul 97% dei soggetti coinvolti) e non sono state adottate misure particolari per il credito PMI, per il quale l’iniziativa è lasciata ad azioni individuali.

– tutto ciò premesso, non ha senso pensare che il mercato NPL soprattutto come attualmente impostato possa essere causa della nostra economia. Era e resta soprattutto un effetto. La vera causa dell’economia è l’economia reale, gli stipendi, i consumi, i beni di prima necessità.

Non sta scritto da nessuna parte che una volta svuotati i magazzini di NPL gli Istituti di credito inizieranno a erogare nuova finanza a soggetti indebitati che percepiscono redditi precari. Noi operatori di questo mercato (molti di noi, almeno) facciamo bene il nostro lavoro e inseriamo la nostra professionalità in un contesto che oggettivamente ne aveva bisogno; questo comunque non significa neanche lontanamente che siamo l’ago della bilancia dell’economia, come distortamente comunicano i media.

L’ago della bilancia è l’economia vera, è di questa che la politica dovrebbe occuparsi.

Emanuele Grassi

GMA si occupa di crediti ipotecari NPL, gestione e valorizzazione degli immobili a garanzia dei crediti e operazioni di cartolarizzazione. Contattaci.